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Faccio scuola a casa!

Pubblichiamo la lettera di una giovane homeschooler: Sarah. Sono parole sincere e piene di energia. Lei vive presso la Comunità " La Sorgente di Luce e Amore ".

Grazie, Sarah, che ci hai permesso di sbirciare nella tua vita di ragazza, con i tuoi desideri, i tuoi sentimenti e le tue opinioni.

Io mi chiamo Sarah e ho dodici anni. Ho iniziato a fare “scuola a casa” il 4 dicembre 2010. Io e la mia famiglia abbiamo scelto insieme di fare “scuola a casa” ed io ero molto entusiasta .
Mi aspettavo già di vedere i miei compagni di classe tristi e, infatti, è stato così e per non farli soffrire troppo ho organizzato una grandissima festa a casa mia.

Fare scuola a casa è molto bello, perché mi diverto: durante le lezioni i professori fanno in modo che io giocando, possa studiare.  Per esempio il professore di storia mi fa giocare con la pallina o con una catenella mentre mi interroga; quello di matematica ha preso dei robot e gli ha dato dei nomi, spesso quindi, quando interroga chiede anche a loro. Loro però non sanno mai rispondere mentre io si. I professori, se non capisco, mi spiegano senza problemi. Io nella ex-scuola non capivo e gli insegnanti spesso non potevano ripetere.

Ogni mattina mi alzavo presto, facevo colazione con molta fretta e mangiavo mezza fettina di pane; il sabato invece mangiavo due mezze fettine, perché avevo educazione fisica. Qui mangio di più a tutti i pasti.
Andavo a scuola in macchina, ma era molto noioso , anche se parlavo con chi mi accompagnava; quando tornavo ero molto stanca e spesso uscivo da scuola anche molto arrabbiata .

Quando andavo a scuola, non era bello perché avevo un’aula spoglia, che noi decoravamo solo per i giorni di festa, altrimenti appendevamo i nostri disegni tecnici. Qui invece faccio lezione in un luogo bellissimo: è la biblioteca che il Direttore (mio papà) ha creato per me, di cui io sono la bibliotecaria. A  scuola c’era un armadio nel quale non c’erano tanti libri, facevamo a turno (a due a due ) i bibliotecari ed era molto noioso. Nella biblioteca scolastica bisognava prenotare almeno due giorni prima per poterci andare. Qui a casa posso leggere tantissimi libri,  che non sono  più da bambini  ma riguardano argomenti  da grandi.

Sarah e la sua biblioteca

Io non andavo mai alle gite scolastiche per motivi familiari, ma rimanevo con le mie migliori amiche. Un giorno l’insegnante ci  ha fatto pulire tutta la biblioteca  e non potevamo neanche ridere . Quando i nostri compagni si sono trovati la biblioteca pulita, sono rimasti a bocca aperta e quando abbiamo detto che siamo state noi a pulire e mettere in ordine, loro non ci credevano. A casa invece quando pulisco la biblioteca metto della musica cantabile, qui rido,  canto e  scherzo con il mio gatto o con i miei fratelli piu grandi.

Quando ero a scuola io, Heera e Hina (sono gemelle e sono le mie migliori amiche pakistane, che ancora oggi sono mie amiche) non venivamo quasi mai salutate o non potevamo partecipare alle chiacchiere delle amiche. Poi però siamo diventati tutti un  gruppo unico.
A scuola io facevo 5 ore e alla seconda ora facevo una pausetta. Qui faccio 4 ore e tra un ora e l’altra ho 10 minuti di pausa, dove posso preparami e mettere la musica rilassante.
Nella scuola non c’era la musica tranquilla, ma solo voci che facevano rumore . Qui io metto tutte le mattine la musica tranquilla, così io e il professore possiamo lavorare in perfetta armonia. Il mio Direttore (sempre mio papà) mi porta qualche volta uno o due amaretti, invece nell’altra scuola il Direttore non mi ha portato mai nulla. La mia mamma mi porta alla seconda ora una piccola merenda costituita di solito con pane appena sfornato e una tazza di tè bollente o di latte caldo appena munto.

A scuola facevo 2 ore a settimana di educazione fisica, invece qui a casa, tutti i giorni faccio pesi e Kung Fu, l’arte marziale cinese praticata dalla mia famiglia. Mi  alleno,  perché  la mia muscolatura si rinforzi.

Io a differenza dei miei compagni non faccio i compiti, così ho il pomeriggio libero.
A casa mia ho degli animali. Alle stalle ci sono: la cavalla, gli asini, i maiali, i cinghiali, le galline, i pulcini, le capre, le pecore, la mucca e il vitello e i conigli. In casa abbiamo un allevamento di gatti  persiani,  dei pesci rossi e due  tartarughe. In giardino ci sono 2 cani corso, che ci fanno la guardia. Ho quindi la fortuna (rispetto agli altri  bambini che sono a scuola) di osservare per esempio il parto della  mucca e come si munge. Con il professore di scienze posso vedere poi come si fa il formaggio e la cosa più bella è che posso farlo anch’io.
Con il professore di scienze faccio anche gli esperimenti sulla natura: seleziono i funghi, guardo le spore al microscopio oppure  guardo la parte inferiore di una foglia.
Ora poichè che dobbiamo costruire le stalle nuove , con il professore di tecnica abbiamo  disegnato  il progetto, mentre con il professore di matematica abbiamo calcolato di  quanto materiale abbiamo bisogno.
Con la profe di italiano usciamo la mattina con i cani a fare una passeggiata e come nell’antichità , lei legge i racconti o le poesie dei poeti e degli scrittori ad alta voce. Io ascolto attenta e affascinata mentre gioco con i cani.
Con il professore di inglese leggo il libro di Harry Potter, mentre con la mamma parlo tedesco.
Mentre faccio lezione con i miei professori io ho il mio gatto nero che salta sul tavolo della biblioteca e rimane lì e fa le fusa: faccio lezione con un gatto tutto nero di nome Fulmine.  

Cari lettori del mio tema è questo il bello di fare scuola a casa, puoi giocare, studiare e rilassarti allo stesso tempo, con armonia.
Se un professore è arrabiato con qualcuno o io sono arrabiata con qualcuno, appena entro nella mia biblioteca mi tranqullizzo subito.
Io mi sento benissimo qui a casa mia con la mia famiglia, perché sono felice e questo per me è importante . Rendermi utile e vedere la mia famiglia felice sono le cose più importanti per me. Cerco in tutti i modi possibili di far sì che la mia famiglia sia orgogliosa di me.

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