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Per evitare il bullismo

La scuola non solo è tenuta a vigilare sul comportamento degli alunni, al fine di scongiurare episodi di violenza, ma è anche responsabile nel tempo dell’affidamento dell’allievo all’insegnante.
Il particolare rapporto che si crea con l’affidare alla scuola un minore è regolato dall’art. 2048 c.c., che recita:
“I precettori e coloro che insegnano un mestiere od una arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi ed apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza”.
Infatti, se si verifica  un evento che causa un danno allo studente, la responsabilità risarcitoria cadrà sull’istituzione scolastica, e potrà essere esclusa solo dalla dimostrazione di aver adottato misure preventive tali da poter considerare l’evento occorso come un element “straordinario” che ha superato la stessa “prevenzione”. In altre parole, per essere scagionata dalle accuse, la scuola deve dimostrare di aver adottato, in via preventiva, tutte le misure disciplinari e/o organizzative necessarie ad evitare situazioni pericolose. Per esempio, nel caso del bullismo, si tratta di percorsi di educazione alla legalità , classi di mediazione scolastica, o la creazione di gruppi di discussione che diano consapevolezza agli alunni del problema. La vittima di bullismo scolastico, per rivalersi, è tenuta a dimostrare di aver subito il danno mentre era a scuola.

In Italia molte scuole stanno quindi proponendo dei corsi anti-bullismo ai propri alunni. In questi gruppi di discussione si parla del fenomeno ma, nonostante gli sforzi, risulta molto difficile che un insegnante o un bidello denuncino un’offesa verbale o un’azione intimidatoria, se questa non è grave . La maggior parte delle violenze ricade nella categoria delle ragazzate , e finisce per non ricevere l’attenzione necessaria. Un adulto capace di riconoscere queste sottili forme di bullismo deve essere innanzitutto un adulto che non accetti e non pratichi il bullismo a sua volta.
Inoltre, se proprio vogliamo analizzare la propaganda anti-bullismo che si sta facendo nelle scuole, possiamo notare come essa sia una forma di bullismo rivolta verso i bulli . Si raccomanda al personale scolastico di mantenere un comportamento disciplinare, ma alla fine si tratta sempre di gioco-forza dove il più grande e potente vince,  è lo specchio del bullismo in versione salvatrice. In questo modo il ciclo di forzata sottomissione si ripete inesorabile, senza una soluzione apparente.

 

La mancanza di rispetto sta alla base di questo circolo improduttivo, dove i bulli bambini diventano bulli adulti, inconsapevoli di esserlo. Comportarsi in maniera arrogante e potente fa sentire bene il bullo (seppur solo momentaneamente), in una totale mancanza di empatia verso gli individui che gli sono attorno. Evitare di essere violenti perché si teme una punizione, è come curare il sintomo, ma non la causa. Quest’atteggiamento assomiglia molto all’utilizzo dei medicinali allopatici: assumendoli, i malati, mettono una toppa sul sintomo, senza ricercare e guarire il problema che ne è alla radice.

Come prevenire e reagire al bullismo quando lo state affrontando in prima persona? Come proteggere i vostri figli?

  • Siate tolleranti e rispettosi verso il prossimo. Questo è il primo tassello per evitare di comportarsi come dei bulli e per dare il buon esempio ai propri figli. Mostrate loro che parlare con disprezzo è sbagliato in qualsiasi occasione, e che nella diversità si trovano ricchezza e valore . Ricordate loro che prendere in giro qualcuno, anche se in forma bonaria , non è un’azione accettabile. L’opposto del bullismo è proprio la tolleranza, siate un esempio di comprensione e grande apertura mentale.
  • Partecipate attivamente nella vita dei vostri figli. Non limitatevi a chiedere: “Come è andata a scuola, oggi?”, per poi ascoltare la solita banale risposta: “Bene, OK”. Parlate con essi di tutto, e non fermatevi alle apparenze o alle mezze risposte. Mostratevi interessati al 100%: conoscete i loro amici, andate agli allenamenti, simpatizzate con gli insegnanti. Delegare a occhi chiusi non è mai una buona idea. Fate sentire i vostri figli protetti e accuditi, incoraggiateli a confidarsi con voi senza tabù.
  • Mostratevi compassionevoli. Con i bulli bisogna essere gentili , questo li disorienterà. Il bullo parla il linguaggio della violenza e rimarrà sorpreso nel momento in cui qualcuno si rivolge a lui in maniera cortese e corretta. Ciò non significa soccombere, anzi, serve a dare il buon esempio a chi vi sta attorno. Quando qualcuno offende, rispondete con un complimento e osservate l’effetto delle vostre azioni. I bulli temono anche le risposte bizzarre o fuori luogo, provate quindi a stupirli con un commento ridicolo o un atteggiamento strano. Non sapranno come reagire!
  • Allenate la vostra autostima . Se avete una forte autostima, il giudizio altrui non potrà scalfirvi. Le persone insicure e deboli sono le vittime preferite dai bulli, proprio perché non hanno barriere di difesa. Una vittima crede totalmente o in parte a quello che dice il bullo, questo è un fattore non riconosciuto da molti. Curate l’insicurezza dei vostri figli , ricordando loro che sono speciali, che sono talentuosi in determinate attività (lettura, costruzioni, cucina, disegno, cura degli animali…), fate sentire loro il valore delle proprie azioni positive , magari scrivendo insieme un elenco delle cose positive che hanno fatto nel corso della loro giornata, o durante la settimana.
  • Imparate a essere indipendenti dal giudizio e dalla compagnia altrui. Esistono svariati modi per stare bene da soli: leggendo un libro, perseguendo un hobby, guardando un documentario, in questo modo non dovrete dipendere dagli altri per essere felici. Troppo spesso le vittime scelgono di non ribellarsi per paura di perdere la compagnia del gruppo e l’accettazione degli amici. Ricordatevi che un amico non provoca sofferenza intenzionalmente . Non lasciate che gli attacchi penetrino sotto pelle, fateli scivolare come acqua fresca durante una doccia e non pensateci più. Seguite il vostro istinto, vi proteggerà.
  • Circondatevi di persone che vi vogliono bene e che vi sostengono incondizionatamente. Un bullo non attacca un individuo protetto. Spesso ci si trova insieme a persone che hanno un impatto negativo sulla nostra vita o su quella dei nostri cari, in questo caso bisogna avere il coraggio di allontanarsi da essi immediatamente. Abbandonare un gruppo di finti amici non è uguale a scappare o essere sconfitti, anzi: dimostra grande intelligenza e coraggio . Un bullo non può nuocere se non ha una vittima. Scegliete con cura i vostri amici e state vicino ai familiari che vi amano, il vecchio proverbio “Meglio soli che mal accompagnati”, non è mai stato così attuale.

Negli Stati Uniti è stato coniato un nuovo termine: bullicidio , ovvero suicidio a causa del bullismo. Troppo spesso accade che le vittime decidano di non denunciare i propri oppressori e che esse arrivino a uno stato di dolore tale da preferire la morte alla vita. Questi individui non confidano i propri tormenti alla società, innanzitutto poiché temono di non essere creduti, in secondo luogo perché sono convinti che in qualsiasi caso il bullo non possa essere fermato, e infine perché hanno paura di possibili ripercussioni negative, come l’inasprirsi delle violenze dopo una segnalazione.

Oggigiorno si sta facendo avanti un pensiero che vede il bullismo come un rito di passaggio necessario per la crescita sana di un individuo , trovo quest’idea reazionaria e crudele. Evidentemente la maggior parte della società è in qualche modo sopravvissuta al bullismo e ora ritiene che sia un percorso obbligato. In realtà è una ricetta perfetta per distruggere l’esistenza dei nostri bambini.

Il compito del genitore è di dare un esempio virtuoso di pace e condivisione , soprattutto all’interno della famiglia. Piuttosto che rivolgere l’attenzione ai bulli, prepariamo i nostri figli alla vita crescendoli in maniera rispettosa e amorevole. Facciamoli sentire forti e alimentiamo la loro autostima su base giornaliera.  

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