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Regalate un timer

Per i bambini di età prescolare (ma in realtà anche per quelli più grandicelli) il tempo è un'entità misteriosa , un potere in mano agli adulti.

Noi grandi sappiamo a che ora bisogna alzarsi, a che ora si mangia, quando bisogna uscire, a che ora arrivano i nonni e quando è ora di andare a letto.
Spesso parlando diciamo “ Caspita, è molto tardi. Dobbiamo andare! ”, ma poi ci fermiamo venti minuti sul pianerottolo a parlare con la vicina di casa mentre il piccolo che prima era stato vestito in tutta fretta ci guarda pensieroso. Oppure commentiamo “Hai visto come è cresciuta la tua sorellina ora che è passato un anno da quando è nata, è proprio grande! Ma non prenderla in braccio perché è ancora piccolina e potresti farle male” e ancora il bambino ci guarda perplesso.
Posso solo immaginare come ci si sente a essere in balia di questo tempo che passa inesorabile, ma che non si lascia decifrare.
 

Recentemente i miei figli più grandi hanno trovato un modo per agguantare le ore e i minuti. La risposta a molte delle loro domande era su di una mensola in cucina: il timer per cucinare.
Mi hanno visto usarlo parecchie volte, per le torte, i biscotti, il pesce al cartoccio… quindi se ne sono appropriati e ne hanno fatto un uso più costruttivo ancora!

Per giorni hanno testato la durata del tempo: cosa volesse dire cinque minuti, trenta minuti, un'ora, ecc a volte lo guardavano pazientemente aspettando che suonasse, altre volte lo caricavano per poi andare a giocare e stupirsi in seguito di sentirlo suonare. Da soli hanno riflettuto sul fatto che il tempo non ha lo stesso valore a seconda di quello che stanno facendo mentre esso passa. Cinque minuti di danza non valgono come cinque minuti passati a lavarsi i denti.

Da parte mia ora non posso più dire “ Tra due minuti andiamo ” quando in realtà intendo dieci minuti o più, perché subito mi rispondono che due minuti non sono abbastanza per prepararsi. Se dico che gli amici arriveranno tra mezz'ora e per caso essi sono in ritardo, immediatamente i miei due controllori se ne accorgono e lo fanno notare agli invitati.

Con grande felicità hanno da soli trovato un modo per comprendere, almeno in parte, questo mistero che si chiama tempo. Thomas (5 anni) ora ha lasciato il timer per passare il tempo a decifrare l'orologio sul muro.
Consiglio a tutti di lasciare accidentalmente un timer nella camera dei bambini, o di regalarlo a Natale o per il compleanno. Poi magari fatevene regalare uno nuovo anche voi!

Photo Credit: Darrell Hamilton
 

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