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E’ successo di nuovo

Aveva quasi sette anni quando, un giorno, l’ho sentito leggere per la prima volta . Ero in cucina a tagliare verdure per la cena quando ho captato la sua vocina dal salotto, prima incerta e poi sempre più sicura, che leggeva le carte da gioco dei Pokemon. Si, le carte dei Pokemon… Non un libro di alta letteratura, ma quelle carte che si comprano in edicola. Nomi improbabili e descrizioni altisonanti: “Valore energetico milleduecento, può combattere con la forza dei raggi ultravioletti, sprigiona calore soffocante, ferma il nemico per due turni”. Aveva così iniziato a leggere, perché ne aveva bisogno, perché voleva giocare a carte e senza leggere non si poteva. Da allora sparisce ogni giorno con tra le mani una fiaba, un fumetto, un libro di storia. Da allora non si è mai fermato , legge sempre sia in italiano che in inglese.

Di certo non gli ho insegnato io a leggere , al massimo gli sono stata da esempio: ho letto per lui ogni giorno e amo leggere. Ho comprato libri interessanti e li ho lasciati in giro per casa. Provo gioia nel leggere un libro. Tutto qui.

A otto anni diceva di non saper scrivere , talvolta diceva di non riuscirci, altre volte che non ne era capace. Non dimostrava interesse nel farlo, al momento non gli serviva. Mi raccontava che leggere in italiano era più facile che in inglese e piano piano scopriva come di questa lingua fosse semplice anche la scrittura. Mi faceva domande sulle doppie e mi stupiva con la sua padronanza dei che, chi, ghe, ghi e affini, ben evidenziati nei libri di scuola, tutte cose di cui io non gli avevo mai parlato . Nel mio cuore so che devo ringraziare i giornaletti di Topolino . E’ stato Topolino ad insegnargli a scrivere in italiano.

Ma l’inglese? La nostra prima lingua è l’inglese… e lui si sentiva intimidito da tutte quelle ch, e mute e th. Quando scriveva imitava la fonetica italiana con risultati buffi, ma pur sempre comprensibili. Io non ho interferito mai in questo suo cammino. Quando me lo chiedeva lo aiutavo a scrivere un messaggio per i nonni o una email per un amico negli USA, altre volte scrivevo direttamente per lui, mentre lui mi osservava. Tutto qui.

Certo, avere pazienza in questi casi è difficile . A volte vedevo la frustrazione nel suo volto perché non riusciva. Rispettare la crescita dei propri figli comporta un certo distacco, molto amore e una dose inesauribile di fiducia. Molte volte ho dovuto abbracciarlo e incoraggiarlo a riprovare, a rialzarsi. Proprio come quando era piccolo e stava imparando a camminare. Proprio come quando ha imparato ad andare in bici senza rotelle.

Ora i nove anni sono alle porte e siamo lontani da casa. Siamo in viaggio da quasi tre mesi e la sorte ha voluto che non potessimo portarci dietro gli amati libri e fumetti di Topolino. Però un Kindle nello zaino ci stava, e su di esso ho caricato ebook per tutta la famiglia.

Da piccola io leggevo il fumetto americano di Archie . Casualmente l’ho ritrovato in formato digitale: due splendide raccolte vintage. Non ho saputo resistere, le ho comprate al volo. Sin dalla partenza, leggere Archie, è stato uno degli svaghi preferiti di mio figlio. Lui legge ora i fumetti che io leggevo negli anni ottanta, ma in versione digitale. Eh, i tempi moderni!

E’ successo di nuovo. Passeggiavamo quando l’ho sentito giocare con i fratelli a fare spelling. In un battibaleno ha fatto lo spelling di parole semplici come: door e morning e ha fatto lo spelling di parole difficili come Thanksgiving e candlesticks. Rideva, si divertiva. Non ha passato ore a esercitarsi, non ha dovuto riscrivere le parole che sbagliava, non ha ricevuto voti o premi per essere motivato a farlo . Ora scrive anche in inglese, e io devo ringraziare Archie. Ha imparato a scrivere in inglese come quando ha imparato a parlare e come quando ha imparato a leggere le ore. Senza spinte, senza fretta, con amore.

Il 2014 è l’anno dell’Apprendimento Libero. La crescita fisica e intellettuale dei bambini non segue un ritmo predefinito e non si può misurare con un test. Non si può obbligare all’apprendimento: imparare non è frutto dell’insegnamento, ma è il risultato dello sforzo di chi impara. Spero che per voi questo alle porte sia un fantastico 2014 , pieno di conquiste per voi e la vostra famiglia. Godetevelo .

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