Logo

Rapporto Ocse e la Scuola Italiana

Rapporto annuale dell'Ocse sulla scuola, eccovi alcuni dati.

L'Italia spende il 4,5% del Pil nelle istituzioni scolastiche (un dato rimasto costante dal 1995 al 2007), contro una media Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo) del 5,7%. Solo la Repubblica Slovacca spende meno di noi tra i Paesi industrializzati.

Nel suo insieme, la spesa pubblica nella scuola (inclusi sussidi alle famiglie e prestiti agli studenti) è pari al 9% della spesa pubblica totale, il livello più basso tra i Paesi industrializzati (13,3% la media Ocse).

In Italia il top del salario per i docenti arriva dopo oltre 30 anni di lavoro. E l'incremento dall'inizio della carriera alla pensione è piuttosto basso. Ad esempio, un docente delle superiori comincia con poco più di 28mila euro all'anno di salario e arriva a 44mila solo alla fine della propria carriera. La media Ocse è la seguente: si comincia con più di 35mila euro e si approda a oltre 54mila, ma dopo 24 anni e non 35 come in Italia. Anche la media europea è ben superiore a quella italiana.

In Italia le ore di istruzione previste sono ben 8.200 tra i 7 e i 14 anni. Solo in Israele i ragazzi stanno più a lungo sui banchi e la media Ocse si ferma a 6.777. Le dimensioni delle classi inoltre sono maggiori rispetto alla media Ocse e il r apporto studenti/insegnante è tra i più bassi (10,6 alla scuola primaria contro media 16,4).

Scarsa l'attrattiva della scuola italiana per gli studenti stranieri, principalmente perché ci sono pochi corsi offerti in inglese : nel 2008, 3,3 milioni di studenti universitari hanno scelto di andare all'estero per i loro studi, ma solo il 2% ha scelto l'Italia.

 

Photo Credit: Flickr

L'articolo Rapporto Ocse e la Scuola Italiana sembra essere il primo su Controscuola.

Share by: