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Rivoluzionare il sistema

Ho ricevuto una e-mail da una lettrice di Controscuola , Caterina , che ha due bambini ed abita in Canada. Ho trovato le sue parole energetiche e il tema da lei affrontato ricco di spunti su cui riflettere (magari in vista del nuovo anno!), ho deciso di condividerne una parte con voi. Mi auguro che questa lettura provochi un dibattito su ciò che stiamo vivendo e su come possiamo migliorare la situazione per i nostri figli.

La rivoluzione è la comprensione da parte di ogni singolo individuo che tutto il sistema e’ sbagliato .
Gli individui sono consapevoli, pur non conoscendo tutti i fatti storici socio-politici ed economici che ci hanno portati sin qui, del loro vivere male. Tutti vorrebbero cambiare le loro vite , ma nessuno lo fa. Non lo vorrebbe fare solo chi si trova in una posizione economicamente o socialmente svantaggiata. Lo vorrebbe fare anche chi gode di una  florida situazione economica, anche chi appartiene al mondo della finanza e soprattutto i figli di questi. Perche’  dunque pensare che il  problema che affligge noi cittadini sia solo da attribuirsi a condizioni  economiche ?

Non e’ questo il vero problema. Nessuno cambia.  Non lo si fa perche’ nessuno vuole fare una presa di coscenza ed ammettere che il sistema  nella sua totalita’ sia sbagliato. Viviamo all’interno di una societa’ in cui valgono le sole regole del dominio e del potere . Queste regole affliggono tutti. Da subito, appena nati, si viene gettati in una societa’ che altro non e’ se non un campo di battaglia e tutte le nostre connessioni  mentali si formano secondo la logica del più forte . Ogni situazione che ci circonda, che solo vediamo o in cui veniamo coinvolti, ci fa presto capire che o si e’ dominanti o si e’ dominati, o si esercita il  potere o il potere lo si subisce. Per questo continuamente non solo noi siamo dominati, ma anche per il nostro piccolo sopravvivere quotidiano non facciamo altro che esercitare i nostri piccoli poteri. Siamo anche noi quotidianamente dei dominatori. I piu’ non riescono nemmeno a  vedersi nel loro agire, tanto questa logica e’ sottesa alle nostre esistenze. Pochi ne sono consapevoli e cercano di evitare quanto più il sistema a cui, però, non si riesce mai a sfuggire completamente.

La ciclicita’ dei rapporti di forza e dominio non potranno mai aver fine sino a che le persone non cambieranno. Ogni singolo individuo deve cambiare se stesso. Ecco perche’ l’unica rivoluzione possibile oggi e’ quella che avviene lentamente dentro oguno di noi. La strada piu’ veloce da percorrere per la realizazzione di questo e’ il crescere futuri cittadini responsabili . Persone che quando avranno l’eta’ dell’universita’, o anche prima, non si faranno intimorire ed imbonire perche’ davanti a chichessia. Perché loro, da esseri responsabili, avranno sempre vissuto pensando i rapporti come collaborazione e partecipazione .
La scuola serve a trasmettere, imponendo ed insegnando, un rapporto di dominio . Ad instillare l’incapacità’ ai bambini di essere individui, ad  eliminare la loro autostima e a farli sentire sempre dipendenti. Iniziamo con il chiudere le scuole. Siano le madri coraggiose e tengano i loro figli a casa . Siano ancora piu’ coraggiose e lo siano anche i padri e ammettano con sincerita’ perche’ ogni mattina obbligano i figli a stare rinchiusi a scuola. Sforziamoci tutti a far si che i cittadini di domani siano individui responsabili.

Il problema non e’ il sapere i fatti e prenderne coscenza. Il problema e’ il saper e voler decidere per la propria vita, oppure lasciare che lo facciano gli altri. Smettiamo di chiamare i giovani ragazzi. Consideriamoci e consideriamo gli altri adulti responsabili. Trasformiamo i nostri rapporti in modo da poter cooperare, senza piu’ sentire l’altro come nemico , senza considerarci più in guerra. Iniziamo a permettere ai bambini di vivere. Senza imporgli più modi e tempi, esami e verifiche. Usciamo dalla logica di un mondo in cui per forza ci deve essere un vinto e un vincitore.

Perché per le nostre strade non si vedono più i bambini? In che società viviamo? Non é una questione di pericolo. Siamo noi ad instillare la paura ai bambini, perché con la paura saranno perfettamente dipendenti e dominati. La rivoluzione di oggi deve passare dal non utilizzo delle strutture del sistema. Iniziamo a non utilizzare piu’ la scuola che e’ il primo luogo in cui subiamo il dominio di chi detiene il Potere.

Photo Credit: freeparking

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