Educarsi da sé

A cura di Matteo Curto

Pubblichiamo una bellissima lettera di una famiglia che abita in provincia di Varese. Buona lettura!

La scelta della scuola familiare è nata dall'incontro tra il nostro percorso professionale di ricerca pedagogica e le esigenze educative dei nostri figli. Per i nostri bambini di 6 e 8 anni desideravamo un percorso in cui l'apprendimento avesse la vita come luogo e come fine ; un percorso, perciò, che non poteva che essere attivo e individualizzato nei tempi, nei metodi e nei contenuti.
Rispetto alle esigenze dei nostri figli, gli stimoli più interessanti ci sono venuti dalla pedagogia steineriana, dalla scuola attiva di C. Freinet e dai concetti di descolarizzazione e di unschooling.
Abbiamo lavorato per strutturare un contesto di formazione diffusa, in cui l'imparare non fosse un'attività relegata a spazi e tempi prestabiliti, ma pervadesse l'intero arco del giorno e dell'anno. Al tempo stesso abbiamo però cercato di lasciare al gioco libero il ruolo preponderante e fondamentale.
All'interno di questo contesto, i bambini definiscono infatti il loro percorso in base alle loro esigenze e ai loro interessi, da soli o con l'aiuto degli adulti. Concepiscono e costruiscono i materiali didattici che ritengono più utili al loro obiettivo. Naturalmente si aiutano l'un l'altro, trasmettendosi conoscenze e competenze.
Imparano senza sforzo le competenze di base, come la lettura, la scrittura e il disegno, ciascuno seguendo i propri tempi, così da limitare il rischio di dislessia e simili. La matematica , invece, è oggetto di particolare passione, quindi abbiamo affrontato argomenti anche complessi riservati a gradi superiori di scuola. I nostri bambini amano molto anche la geografia : non conoscono la superficie dell'Islanda, ma sanno leggere e disegnare una carta geografica e amano conoscere la vita e le caratteristiche di posti lontani e vicini che non hanno mai visto.
La loro formazione non riguarda solamente l'aspetto cognitivo, ma diamo molta importanza anche alle attività artistiche e manuali e, soprattutto, all' attività fisica all'aperto . Aiutano in tutte le attività di casa, come l' orto e la cucina , un giorno alla settimana è dedicato alla pittura , abbiamo iniziato lo studio del flauto dolce e presto partiremo col pianoforte. Nella cattiva stagione, ogni giorno facciamo una passeggiata , nei boschi o in paese, alla ricerca di cose interessanti da osservare. Col bel tempo cerchiamo di passare all'aperto più tempo possibile, gli studi più sedentari sono riservati all'autunno e all'inverno. Raccontiamo molto, impariamo le poesie che ci piacciono e usiamo molto il teatrino. Una volta la settimana frequentiamo la biblioteca comunale e, tutte le volte che è possibile, andiamo in piscina per imparare a nuotare. Facciamo gite per conoscere i luoghi più belli e interessanti del nostro territorio, che, insieme al calendario, è il nostro vero libro di testo.
In questa fase, il nostro obiettivo è quello di allargare l'esperienza a un contesto plurifamiliare , pur mantenendone inalterate le caratteristiche essenziali. Abbiamo in progetto anche di stabilire contatti con altre scuole familiari, in Italia e nel mondo, per avviare scambi di materiali e di corrispondenza, sul modello di quanto avviene nelle scuole attive. Chi fosse interessato può contattarci.

Greta e Giuliano
 

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