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Homeschooling e alimentazione

Stiamo lavorando per semplificare il nostro sito e per rendere le informazioni più immediate. La lunga pausa che ci stiamo prendendo tra un post ed un altro è dovuta a questo imminente cambiamento di facciata e anche al grande cambiamento di alimentazione che io e miei familiari abbiamo intrapreso.

Proprio seguendo un percorso iniziato da mio figlio maggiore di sei anni abbiamo affrontato il tema della nutrizione , andando però oltre la piramide alimentare per capire esattamente come fa il cibo ad arrivare sulle nostre tavole. La nostra famiglia fa parte di un Gruppo d’Acquisto Solidale quindi siamo già abbastanza consapevoli del tragitto che devono fare le nostre verdure e la nostra frutta che acquistiamo direttamente da chi la terra la lavora, inoltre nel nostro piccolo giardino, in estate, coltiviamo qualche verdura, un’esperienza altamente educativa e divertente.

Un discorso a parte è stato fatto per il consumo della carne . La loro curiosità e il loro serio interesse sull’argomento ci ha condotti su un sentiero tortuoso e a volte triste. All’età di tre anni mio figlio, svizzera di manzo nel piatto, mi chiedeva: “ Mamma, ma come si fa a togliere un pezzo di carne alla mucca senza ucciderla? ”. Lo stesso bambino tre anni dopo, con al seguito sorellina e fratellino, ormai consapevole del ruolo degli allevamenti nell’alimentazione moderna, ha voluto saperne di più. Il percorso lo abbiamo iniziato circa due mesi fa, grazie a internet abbiamo visto dei video che parlavano degli allevamenti e che illustravano il pietoso strazio degli animali avviati al macello, grazie al GAS abbiamo parlato con un allevatore di bovini che mantiene per i suoi capi degli standard più elevati della media, grazie ad un’amica abbiamo visitato di persona un allevamento di vacche da latte e grazie ai nostri amici vegetariani, vegani e carnivori abbiamo raccolto molti punti di vista.

Non abbiamo seguito schemi, non ci siamo prefissi date di inizio e fine, non abbiamo programmato letture e visite. E’ tutto capitato naturalmente , tra dicembre e gennaio abbiamo più o meno casualmente avuto occasione di aggiungere un pezzo al nostro puzzle di conoscenze ogni giorno. Io seguivo (e seguo) il percorso riscoprendo informazioni che avevo perso negli anni e studiando cose nuove grazie a libri di alimentazione, l’esperienza è stata una vera gioia ed una grande fonte di crescita anche per me.

Non partivamo da una situazione disperata, nel senso che raramente ci cibiamo di alimenti raffinati, ma la nostra ricerca ci ha portato ad andare oltre. Abbiamo scelto di intraprendere una nuova via: ora seguiamo una dieta vegana e cerchiamo di alimentarci con cibi crudi all’80%. Per fare questo dobbiamo sapere cosa contiene ciascun alimento al fine di ottenere il corretto apporto nutritivo e quindi ci documentiamo. Abbiamo scoperto i germogli , grazie a dei nostri cari amici, e abbiamo iniziato a germogliare e mangiare semi e noci di svariati tipi. Le nostre colazioni sono un tripudio di centrifugati di succhi e ogni pasto dura almeno un’ora, perché insieme contribuiamo alla preparazione.

Sinceramente mi domando come avrei potuto realizzare questo cambiamento se i miei figli fossero andati a scuola e se io fossi stata rapita dalla routine del corri corri mattutino , con i pasti consumati alla mensa scolastica e le merendine nello zainetto. Io non ci sarei riuscita e non so se i miei figli si sarebbero posti questi quesiti in un contesto così caotico. Il cambiamento è stato come uno dei nostri germogli, curato con tempo e dedizione dal primo momento e ora sta sprigionando il suo potenziale.

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