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Report Meeting EU/2

Eccovi un secondo video relativo al Meeting Europeo, esso vi darà l’idea dell’atmosfera amichevole, ma grintosa, in cui abbiamo vissuto per quattro giorni.

Mentre la maggior parte dei 250 ospiti assistevano a conferenze e workshop legati alle dinamiche dell’educazione parentale (ovviamente in spagnolo), noi membri europei ci ritrovavamo sia alla mattina che al pomeriggio per conoscerci e sviluppare un progetto a livello comunitario. Stati dove l’educazione parentale è diffusa e conosciuta, come per esempio il Regno Unito, offrivano dritte e consigli a coloro (come noi) che ci troviamo all’inizio di un lungo cammino. Sono convinta comunque che grazie a questo nuovo nato legame la strada da percorrere per godere degli stessi diritti sia diventata più breve. In gruppo abbiamo una marcia in più. Per chi desiderasse conoscere nel dettaglio le normative vigenti negli altri Paesi ecco un link: http://www.hslda.org/hs/international/

Grande attenzione è stata data ai bambini, presenti in gran numero: oltre alla piscina e al bosco che circondava la struttura nella quale risiedavamo, essi avevano la possibilità di partecipare a tornei di calcio, di esercitarsi in giocoleria, di sfidarsi a scacchi (era presente uno dei più bravi chess master di Spagna!), di assistere a concerti improvvisati da mamme e papà e molto altro.

All’incontro ha partecipato anche un membro dell’associazione americana HSLDA che si occupa, grazie al suo staff di avvocati, di difendere i diritti degli homeschoolers. In questo modo la collaborazione tra Paesi ha raggiunto un livello internazionale. Oltre a mostrare un forte interesse per la situazione italiana, Mike Donnelly, ha intervistato una famiglia spagnola (presente all’incontro) che stava subendo numerose ingiustizie da parte dello Stato a causa della loro scelta di educare a casa. Grazie all’intervento di HSLDA la famiglia ha vinto in questi giorni la causa in tribunale ed è ora libera di non mandare il figlio a scuola.

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